Spazi esterni

Decreto del Ministero dei Lavori Pubblici, 14 giugno 1989, n.236. Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.

4.2. Spazi esterni
4.2.1. Percorsi. Negli spazi esterni e sino agli accessi degli edifici deve essere previsto almeno un percorso preferibilmente in piano con caratteristiche tali da consentire la mobilità delle persone con ridotte o impedite capacità motorie, e che assicuri loro la utilizzabilità diretta delle attrezzature dei parcheggi e dei servizi posti all'esterno, ove previsti.
I percorsi devono presentare un andamento quanto più possibile semplice e regolare in relazione alle principali direttrici di accesso ed essere privi di strozzature, arredi, ostacoli di qualsiasi natura che riducano la larghezza utile di passaggio o che possano causare infortuni. La loro larghezza deve essere tale da garantire la mobilità nonché, in punti non eccessivamente distanti tra loro, anche l'inversione di marcia da parte di una persona su sedia a ruote.
Quando un percorso pedonale sia adiacente a zone non pavimentate, è necessario prevedere un ciglio da realizzare con materiale atto ad assicurare l'immediata percezione visiva nonché acustica se percosso con bastone.
Le eventuali variazioni di livello dei percorsi devono essere raccordate con lievi pendenze ovvero superate mediante rampe in presenza o meno di eventuali gradini ed evidenziate con variazioni cromatiche. In particolare, ogni qualvolta il percorso pedonale si raccorda con il livello stradale, o è interrotto da un passo carrabile, devono predisporsi rampe di pendenza contenuta e raccordate in maniera continua col piano carrabile, che consentano il passaggio di una sedia a ruote.
Le intersezioni tra percorsi pedonali e zone carrabili devono essere opportunamente segnalate anche ai non vedenti.

4.2.2. Pavimentazione.
La pavimentazione del percorso pedonale deve essere antisdrucciolevole. Eventuali differenze di livello tra gli elementi costituenti una pavimentazione devono essere contenute in maniera tale da non costituire ostacolo al transito di una persona su sedia a ruote.
I grigliati utilizzati nei calpestii debbono avere maglie con vuoti tali da non costituire ostacolo o pericolo, rispetto a ruote, bastoni di sostegno, e simili.
(Per le specifiche vedi 8.2.2.).

4.3. Segnaletica
Nelle unità immobiliari e negli spazi esterni accessibili devono essere installati, in posizioni tali da essere agevolmente visibili, cartelli di indicazione che facilitino l'orientamento e la fruizione degli spazi costruiti e che forniscano una adeguata informazione sull'esistenza degli accorgimenti previsti per l'accessibilità di persone ad impedite o ridotte capacità motorie; in tale caso i cartelli indicatori devono riportare anche il simbolo internazionale di accessibilità di cui all'art. 2 del decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1978, n.384. I numeri civici, le targhe e i contrassegni di altro tipo deve essere facilmente leggibili.
Negli edifici aperti al pubblico deve essere predisposta una adeguata segnaletica che indichi le attività principali ivi svolte ed i percorsi necessari per raggiungerle.
Per i non vedenti è opportuno predisporre apparecchi fonici per dette indicazioni, ovvero tabelle integrative con scritte in Braille. Per facilitarne l'orientamento è necessario prevedere punti di riferimento ben riconoscibili in quantità sufficiente ed in posizione adeguata.
In generale, ogni situazione di pericolo dev'essere resa immediatamente avvertibile anche tramite accorgimenti e mezzi riferibili sia alle percezioni acustiche che a quelle visive.

8.2. Spazi esterni
8.2.1. Percorsi.
Il percorso pedonale deve avere una larghezza minima di 90 cm ed avere, per consentire l'inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote, allargamenti del percorso, da realizzare almeno in piano, ogni 10 m di sviluppo lineare (per le dimensioni vedi punto 8.0.2. - Spazi di manovra).
Qualsiasi cambio di direzione rispetto al percorso rettilineo deve avvenire in piano; ove sia indispensabile effettuare svolte ortogonali al verso di marcia, la zona interessata alla svolta, per almeno 1,70 m su ciascun lato a partire dal vertice più esterno, deve risultare in piano e priva di qualsiasi interruzione.
Ove sia necessario prevedere un ciglio, questo deve essere sopraelevato di 10 cm dal calpestio, essere differenziato per materiale e colore dalla pavimentazione del percorso, non essere a spigoli vivi ed essere interrotto almeno ogni 10 m da varchi che consentano l'accesso alle zone adiacenti non pavimentate.
La pendenza longitudinale non deve superare di norma il 5%, ove ciò non sia possibile, sono ammesse pendenze superiori, purché realizzate in conformità a quanto previsto al punto 8.1.11.
Per pendenze del 5% è necessario prevedere un ripiano orizzontale di sosta, di profondità almeno 1,50 m, ogni 15 m di lunghezza del percorso; per pendenze superiori tale lunghezza deve proporzionalmente ridursi fino alla misura di 10 m per una pendenza dell'8%.
La pendenza trasversale massima ammissibile è dell'1%.
In presenza di contropendenze al termine di un percorso inclinato o di un raccordo tra percorso e livello stradale, la somma delle due pendenze rispetto al piano orizzontale deve essere inferiore al 22%.
Il dislivello ottimale tra il piano del percorso ed il piano del terreno o delle zone carrabili ad esso adiacenti è di 2,5 cm.
Allorquando il percorso si raccorda con il livello stradale o è interrotto da un passo carrabile, sono ammesse brevi rampe di pendenza non superiore al 15% per un dislivello massimo di 15 cm.
Fino ad un'altezza minima di 2,10 m dal calpestio, non devono esistere ostacoli di nessun genere, quali tabelle segnaletiche o elementi sporgenti dai fabbricati, che possono essere causa di infortunio ad una persona in movimento.

8.2.2. Pavimentazioni.
Per pavimentazione antisdrucciolevole si intende una pavimentazione realizzata con materiali il cui coefficiente di attrito, misurato secondo il metodo della British Ceramic Research Association Ltd. (B.C.R.A.) Rep. CEC. 6/81, sia superiore ai seguenti valori:
0,40 per elemento scivolante cuoio su pavimentazione asciutta;
0,40 per elemento scivolante gomma dura standard su pavimentazione bagnata.
I valori di attrito predetto non devono essere modificati dall'apposizione di strati di finitura lucidanti o di protezione che, se previsti, devono essere applicati sui materiali stessi prima della prova.
Le ipotesi di condizione della pavimentazione (asciutta o bagnata) debbono essere assunte in base alle condizioni normali del luogo ove sia posta in opera.
Gli strati di supporto della pavimentazione devono essere idonei a sopportare nel tempo la pavimentazione ed i sovraccarichi previsti nonché ad assicurare il bloccaggio duraturo degli elementi costituenti la pavimentazione stessa.
Gli elementi costituenti una pavimentazione devono presentare giunture inferiori a 5 mm, stilate con materiali durevoli, essere piani con eventuali risalti di spessore non superiore a mm 2.
I grigliati inseriti nella pavimentazione devono essere realizzati con maglie non attraversabili da una sfera di 2 cm di diametro; i grigliati ad elementi paralleli devono comunque essere posti con gli elementi ortogonali al verso di marcia.

Avere a disposizione degli spazi esterni che si sviluppino come una prosecuzione della casa e che consentano di svolgere attività con la famiglia può condizionare positivamente le condizioni psico-fisiche delle persone. Pareti vetrate che si aprono su cortili organizzati come stanze all'aperto, danno luminosità all'abitazione, la inseriscono nel paesaggio, e rendono partecipe chi ci abita della natura circostante.

Per progettare con successo un esterno e ottenere uno spazio adattabile, flessibile e accessibile bisogna innanzi tutto capire quali aspettative hanno le persone che lo dovranno utilizzare: se si riesce a tener conto di come queste si modificano nel tempo, le risistemazioni e le personalizzazioni degli spazi saranno più facili e meno onerose.

Nell’organizzare gli spazi attorno alla casa dobbiamo porci alcune domande:
• quanto spazio abbiamo?
• che tipo si pavimentazione è più adatta agli spostamenti di un diversamente abile?
• la famiglia vuole cucinare e mangiare all'aperto?
• vi è la necessità di un parcheggio?
• quali aree sono ombreggiate e quali al sole?
• ci sono condizione che possono influenzare il benessere delle persone (es. allergie)?
• si desiderano dei giochi in giardino (altalena, uno spazio per la sabbia, etc.)?

La vita e la fruibilità in sicurezza degli spazi esterni deve considerare i materiali, la loro finitura superficiale, il verde, i posti a sedere, la forma degli elementi, le zone d'ombra e di sole, le aree gioco e le aree aperte.

Durante la progettazione bisogna ricordarsi che gli elementi di arredo del giardino devono coesistere con l'abitazione, con il verde e gli alberi esistenti e perciò sono necessari dei passaggi che permettano di raggiungerli facilmente.


Percorsi e marciapiedi
Negli spazi esterni di pertinenza di edifici pubblici e privati deve essere garantito almeno un percorso di collegamento fino all'accesso dell'edificio agevolmente fruibile anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria, tale da consentire anche l'utilizzo dei servizi annessi posti all'esterno (come i parcheggi, le cassette postali, l'area per lo smaltimento dei rifiuti, spazi ludici, zone di sosta ecc.).

Se si dispone di un giardino molto grande, i vari elementi possono essere raggruppati per essere tra loro vicini e prossimi ai punti di accesso della casa, per evitare di dover percorrere distanze eccessive. Lungo i percorsi maggiori è bene disporre dei posti a sedere per offrire momenti di riposo, in particolare agli anziani.
Se gli spazi sono ampi è possibile anche realizzare vialetti “ad anello” che consentano di tornare al punto di partenza senza doversi girare e fare la strada a ritroso, facilitando le persone con problemi di mobilità.

I gradini lungo i percorsi sono da evitare ed è in genere preferibile inserire una passerella inclinata; in presenza di significative variazioni di livello, i percorsi esterni con una pendenza superiore al 5% sono assimilabili alle rampe e vanno intesi come collegamenti verticali. Gradini e rampe devono quindi essere dotati degli opportuni accorgimenti ma, integrandoli nel disegno complessivo del verde, è possibile ridurre al minimo l'impatto visivo delle ringhiere e delle protezioni.

Tutti gli elementi dello spazio esterno (patii, posti a sedere, aree gioco etc.) devono essere serviti da un percorso largo almeno 90 cm, che presenti spazi di manovra in piano (150 x 150 cm), atti a consentire l'inversione di marcia da parte di persona su sedia a ruote.
Perché tutti possano muoversi in sicurezza è consigliabile mantenere lo spazio adiacente ai vialetti liberi da fiori e piante in modo che queste non vadano ad ostruire i percorsi.

I percorsi devono essere liberi da elementi sporgenti, quali tabelle o tettoie, al di sotto dei 210 cm: i rami bassi lungo il percorso devono essere mantenuti potati per non intralciare le persone alte o con una disabilità visiva.

 
01-Vialetto

 

La scelta dei materiali e delle finiture superficiali si effettua sulla base di tre fattori: estetico, funzionale ed economico. É importante considerare attentamente i materiali utilizzati per la realizzazione dei percorsi in modo da soddisfare al meglio tutte le esigenze. Per aiutare le persone con disabilità motorie o problemi di equilibrio si consigliano superfici non scivolose e leggermente elastiche. Il trattamento superficiale delle pavimentazioni deve essere realizzato in modo tale da garantire un adeguato deflusso dell'acqua meteorica verso l'esterno del percorso. La posa e la pezzatura dei materiali per le sistemazioni esterne, utilizzati generalmente grezzi e non finiti (es. porfido o pietra semilavorata) presentano già una superficie non scivolosa.
Le superfici con rigatura diagonale vanno scartate in quanto possono indurre le ruote piroettanti della carrozzina ad una deviazione di percorso, o destabilizzare le persone che usano grucce o arti meccanici. L’attrito provocato da pavimentazioni troppo irregolari (es. acciottolato o tronchetti di legno) può limitare la mobilità. Nei casi in cui questa finitura non si possa evitare, è bene prevedere un percorso pedonale accessibile più regolare o almeno 2 fasce ad interasse 70-80 cm per consentire il movimento delle carrozzine.

 
02-Terreno

 

 

Verde, orti e aiuole
Problemi di gestione del verde, come la potatura e il taglio, devono essere attentamente considerati nella scelta delle piante, soprattutto se non si è in grado di svolgere questi compiti da soli; è possibile selezionare specie vegetali la cui dimensione matura non sia eccessiva per lo spazio a disposizione e che richiedano cure minime.
Alcune piante sporcano molto (foglie, rami, frutti, resina, aghi etc.) creando intralcio e occasioni d'inciampo; dovrebbero quindi essere evitate, considerando che anche le operazioni di pulizia possono risultare particolarmente impegnative per alcune persone.
Nella scelta del verde si deve tener presente anche dei pollini e delle sostanze che alcune piante rilasciano, che possono irritare i soggetti allergici.

Aiuole alte estendono la fruibilità del giardino alle persone che faticano a piegarsi fino al livello del suolo. Permettere anche alle persone con disabilità di dedicarsi ad attività di giardinaggio aiuta a migliorare il loro benessere psico-fisico; a questo scopo esistono contenitori rialzati (almeno 80 cm) nei quali anche le persone in carrozzina riescono a coltivare comodamente un proprio piccolo orto.


03-Vasche-Fiori

 

 


Vicino a questa zona deve essere presente un deposito per gli attrezzi da giardino, una protezione dal sole e una presa d'acqua.
Se si dispone di una casetta da giardino, una porta di almeno 80 cm consentirà il passaggio tanto di una carrozzina quanto di una carriola; l'apertura dovrebbe avere uno spazio libero su entrambi i lati (60 cm sul lato della cerniera e 30 cm dalla parte della maniglia). Scaffali, armadi e gli altri elementi contenuti nella casetta degli attrezzi devono lasciare uno spazio libero sufficiente a consentire l'ingresso e l'uscita di una carrozzina (almeno 80 x 120 cm); vanno considerate quindi anche le zone davanti e dietro la porta di accesso. Questi spazi di deposito devono essere raggiunti da percorsi accessibili e, se il sistema dei percorsi non è continuo, deve essere possibile girarci attorno.


Protezione dalle intemperie
Il disegno dello spazio esterno dovrebbe prendere in considerazione anche una serie di aspetti legati al clima. Il posizionamento delle sedute deve essere accompagnato dalla protezione dal sole e dal vento dominante: la casa può essere sfruttata come schermo per il vento durante il periodo freddo, ma durante l'estate è preferibile un salottino alternativo che permetta qualche fresco venticello.
Elementi di recinzione o schermature verdi possono contribuire alla protezione dal vento. Allo stesso modo, alcuni spazi si possono ombreggiare, oltre che con l'ombra della casa stessa, con piante decidue o alberi sempreverdi, graticci, pompeiane, ombrelloni, tende e gazebo.
Per sfruttare al meglio gli spazi esterni è importante assicurare una buona protezione dalla pioggia e un efficace scolo delle acque meteoriche in modo da allontanare l'acqua dagli accessi, dai cortili, da scale e rampe. Le pozzanghere lungo i percorsi non sono solo fastidiose ma posso diventare pericolose, particolarmente d'inverno, se ghiacciano.
In alcune Regioni la protezione dalla neve e dai venti freddi è particolarmente importante: il vento prevalente può accumulare la neve sotto gli sporti e sulle rampe se queste non sono riparate da schermature o elementi verdi. Nelle città con nevosità elevata, predisporre uno spazio in cui poter accumulare la neve e gestirne il discioglimento può risolvere numerosi problemi (pozzanghere, ghiaccio...).


Deck e patii
Pedane e cortili possono essere di forme e dimensioni differenti in quanto sono progettati per soddisfare una vasta gamma di esigenze e gusti. In alcuni casi, questi elementi rappresentano solo un'area di accesso alla casa ma, molto spesso, sono invece progettati per essere una estensione dello spazio vitale della casa stessa, fornendo una importante superficie esterna per il tempo libero e la ricreazione.
I deck sono in genere sollevati da terra e nella loro progettazione bisogna affrontare gli stessi problemi di sicurezza che si ritrovano all'interno della casa: garantire spazi di manovra sufficienti, dimensioni e pendenze adeguate di rampe e scale, parapetti e corrimani di altezza adatta sia agli adulti che ai bambini. Le rampe possono funzionare bene per piccoli salti di quota ma per i dislivelli eccessivi si consiglia l'installazione di un sollevatore meccanico.
In passato le pedane erano completamente realizzate in legno; oggi si utilizzano anche materiali compositi (legno-plastica, plastica-pannelli di gomma.), metallo, superfici gommate ecc.
Indipendentemente dal trattamento di superficie, è necessaria una pendenza minima per garantire un corretto drenaggio, soprattutto se l'area è adiacente alla casa.


Portici e gazebo
Le verande e i gazebo se opportunamente progettati forniscono degli spazi coperti fruibili da tutti (genitori con passeggino, persone con deambulatori ecc.); è importante rispettare gli stessi vincoli degli spazi interni: accessi larghi minimo 80 cm, spazi liberi per consentire l'apertura delle porte e la rotazione di una sedia a rotelle.
Se questi spazi sono utilizzati anche per attività di giardinaggio al coperto, è importante che i materiali siano facilmente raggiungibili e che ci sia un posto per sedersi e a lavorare. I piani di lavoro sono tradizionalmente ad una altezza di 90 cm, ma un piano tra i 75 e gli 80 cm favorisce anche l'attività dei bambini, degli anziani e delle persone che usano la sedia a rotelle (in questo caso è bene consentire uno spazio di manovra di almeno 80 x 120 cm davanti al bancone).
Questi ambienti devono essere correttamente protetti da sole e dalle intemperie ed essere dotati di illuminazione.


Arredo da giardino
Tavoli, sedie, panche e gli altri arredi da giardino, devono essere comodi da usare, stabili e privi di pericoli, quali spigoli vivi, schegge etc. Si dovrebbero disporre sedute stabili, ferme, facili da usare e di differenti tipi: molti anziani preferiscono sedersi ad una altezza di 45 - 50 cm, avere uno schienale di supporto e braccioli a circa 70 cm, mentre per i bambini l'altezza della seduta si attesta sui 30 - 35 cm.
L'arredo va posizionato su di una superficie sufficientemente piana e non scivolosa collegata con percorsi accessibili alla casa e a parcheggio; nel disporre i mobili e l'arredo da giardino, è bene assicurarsi di lasciare sufficiente spazio libero per coloro che utilizzano sedie a rotelle o altri ausili per la mobilità.
I tavoli non devono presentare ostacoli sotto al piano in modo da consentire un agevole ingresso delle gambe delle persone in carrozzina.


04-a-Tavolo-1 

 

 

In molti gazebo e portici vengono posizionati mobili e scaffali; per ottimizzarne l'utilizzo, questi elementi devono presentare ripiani e cassetti ad altezze differenti e sono da preferire ante scorrevoli o con cerniera che consenta l'apertura a 180°. Mantenere in ordine il contenuto facilita tutte le persone, in particolare chi presenta un deficit visivo e memorizza la posizione dei vari oggetti.


Prese elettriche, interruttori e rubinetti.
I rubinetti, tubi dell'acqua, gli interruttori, le prese elettriche e gli altri controlli all'esterno della casa, vanno installati in modo da risultare chiaramente visibili, facili da raggiungere e alla portata di tutte le persone, sia in piedi che sedute (ad una altezza compresa tra i 40 e i 120 cm). Un'area libera di almeno 80 x 120 cm permette il corretto approccio a questi elementi. Gli interruttori e le prese elettriche utilizzate all'esterno dell'abitazione, è bene che abbiano una protezione a tenuta stagna, per evitare che vengano in contatto con acqua e umidità. I controlli devono essere intuitivi e facili da usare per tutti, indipendentemente dalla lingua, dalla capacità cognitiva o motoria.

 
05-Fontana

 

 

Illuminazione esterna
L'illuminazione degli spazi esterni migliora la visibilità e aumenta il senso di sicurezza contro gli intrusi, dando vita anche a particolari atmosfere; per questi scopi, in commercio esiste una grande quantità di prodotti.
Nel progettare l'illuminazione esterna si deve sempre partire dalle esigenze degli utenti; le luci possono essere alimentate da piccoli pannelli solari e attivate attraverso timer o sensori per il movimento. La domotica può interagire anche con l'illuminazione degli spazi esterni.


Materiali
Di seguito vengono riportate le caratteristiche di alcuni materiali utilizzati per gli ambienti esterni.

Asfalto: si tratta di un materiale che non risulta scivoloso anche se bagnato; una minima pendenza consente un corretto drenaggio. Appena realizzato è liscio e adatto a tutte le persone che utilizzano ausili per la mobilità ma con il tempo può screpolarsi e rompersi (soprattutto se al di sotto si sviluppano radici di grandi alberi). Il colore nero, d’estate lo fa riscaldare molto. Si tratta di un materiale che non richiede grossa manutenzione ed è facilmente pulibile. Adatto a parcheggi, scivoli, strade, marciapiedi e vialetti.

Cemento: se la superficie della colata viene tirata a spazzola è antiscivolo, anche se bagnata. Una pendenza minima che consenta un corretto drenaggio per evitare che l'acqua ristagni. La superficie liscia è adatta per la mobilità ma quando il calcestruzzo non è ancora asciutto può essere impressa una texture, più o meno in rilievo. La pulizia è facile anche se non sempre le macchie si possono togliere; la manutenzione è semplice ma essendo una pavimentazione continua non consente di sostituire la singola parte deteriorata.
Il colore prevalente è bianco/grigio, ma la miscela può essere additivata con pigmenti o inerti colorati; la superficie, una volta asciutta può essere trattata con finiture chimiche o verniciato.
Il cemento è adatto per marciapiedi, vialetti, pavimenti di patii, gazebo e scivoli.

Ciottoli o pietra a spacco: la forma più o meno irregolare delle pietre o quella più tondeggiante dei ciottoli di fiume consentono di realizzare una superficie continua ma talvolta anche molto irregolare. Una buona posa può assicurare una superficie sufficientemente piana e priva di pericoli, facile da attraversare con una carrozzina ma che produce notevoli vibrazioni della stessa. Le forme e le sfumature del materiale sono molte; alcune pietre risultano più scivolose di altre. La manutenzione è semplice ma deve essere periodica in quanto i singoli elementi possono staccarsi e far inciampare. Superfici in acciottolato o pietra sono adatte per pavimenti, vialetti e marciapiedi.

Lastre di pietra: in base al tipo di pietra, alla finitura superficiale e all’usura del tempo possono essere più o meno scivolose; con un minimo di pendenza si consente un corretto drenaggio dell’acqua. Con una posa corretta la superficie è ideale per le persone che utilizzano la carrozzina o altri ausili per la mobilità.
La varietà di materiali e colori disponibile è molto vasta e spesso differente da regione a regione. La manutenzione di una pavimentazione in pietra risulta abbastanza facile perché un elemento rovinato può essere sostituito con un’altra lastra. Materiale adatto per pavimenti, vialetti e marciapiedi.

Legno: per essere utilizzato come pavimentazione deve essere trattato in modo che l’umidità non lo rovini in pochissimo tempo. Ha buone proprietà antiscivolo da asciutto ma non da bagnato. Il legno può essere utilizzato in tavolati più o meno grandi che consentono di realizzare superfici continue e stabili; l’essere più o meno adatto alla mobilità delle persone dipende molto anche dalla posa. L’elasticità del materiale, se non è compensata con un sottofondo può diventare problematica per le persone con scarsa stabilità e problemi di equilibrio. In commercio si trovano molti materiali e colori (legno massello, multistrato, etc.) che con il tempo e con l’umidità possono modificarsi (ossidazione, ingrigimento, formazione di muschio, etc.). La pulizia è facile e la manutenzione deve essere costante. Questo tipo di pavimentazione è adatta per deck, pavimenti di portici e gazebo.

Cippato di legno e corteccia: è un manutenzioneteriale utilizzato soprattutto per alcune zone o per le aiuole. In generale non è scivoloso e la stabilità è data dal substrato presente; non è un materiale molto utilizzato per i percorsi pedonali perché non offre una superficie adatta alle persone con problemi motori o di stabilità. La manutenzione deve essere regolare per conservare la superficie in buone condizioni, senza buche o solchi e per sostituire il materiale che con il tempo marcisce.